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A Riesi, paese dell'entroterra siciliano di lunga tradizione mafiosa, la vecchia baronessa Isotta Calamita viene trovata morta nella sua camera. La figlia della nobildonna, Carlotta Dagnino, e la nipote, Marta, rimangono incredule di fronte a quella morte assurda e violenta, ma sono risolute nel voler scoprire la verità. Aiutate dall'amico di famiglia Paolo Lipari, politico di spicco all'apice della sua carriera, iniziano un'indagine che le porterà a rischiare la vita. Un mafioso chiamato "il collezionista" conserva da quasi vent'anni una lettera firmata dal senatore Paolo Lipari e indirizzata alla sua amante siciliana. Quella lettera, mai giunta a destinazione, contiene informazioni preziose per ricattarlo, condizionare la politica italiana e impedire che un progressista e laico come lui diventi capo del governo. A Roma, il senatore è infatti in corsa per la Presidenza del Consiglio. I discorsi che tiene in Parlamento infiammano i suoi sostenitori e sembra essere giunto per l'Italia l'agognato appuntamento per un rinnovamento democratico. "Il collezionista", però, è pronto a sferrare il suo attacco per favorire un suo uomo e impedire al senatore Paolo Lipari di diventare Premier. La lettera perduta diventa così l'arma del ricatto, ma c'è un altro segreto che Paolo Lipari ha tenuto gelosamente nascosto al mondo per tutta la vita e che ora sta per venire pericolosamente alla luce.